EDITORIALE L'ARCO DI GIANO n° 76 - 2013

           
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La natura, l'uomo, il dolore

N° 76 - estate 2013


 
Ricordo di Mario Tiengo

Ho l’onore di ricordare un personaggio di enorme rilevanza culturale e umana, Mario Tiengo.
Ciò però comporta anche il dispiacere di dover raccontare di un amico e maestro scomparso (il 3 settembre 2010), del quale posso testimoniare i tratti di scienziato, ma anche di umanista, uomo di grande cultura a tutto campo, medico, nonché abile divulgatore.
Tutto questo è stato possibile perché Mario Tiengo era un laico nel significato più veritiero del termine, possedendo una vasta ed eclettica cultura generale e scientifica (negli ultimi anni si definiva soltanto neurobiologo), con “atteggiamenti di pensiero e pratici scevri da pregiudizi o vincoli ideologici”, di scienza e non.
Ma veniamo ora alla sua biografia vera e propria.

Mario Tiengo nacque ad Adria (Rovigo) il 30 aprile 1922.
Nel 1940 conseguì il diploma di maturità classica presso il Collegio Navale Morosini di Venezia, appartenenza di cui rimase sempre orgoglioso.
Nel biennio 1940-42 frequentò con ottimi risultati accademici la Facoltà di Chimica dell’Università Statale di Milano, dove nel 1947 acquisì invece la Laurea in Medicina e Chirurgia, con tesi in neurofisiologia (relatore: Rodolfo Margaria), riportando la votazione di 110 e lode: si può bene sostenere che fin dall’inizio fu chiara la sua attitudine per le neuroscienze.
Dal 1948 al 1953 fu assistente nell’Istituto di Fisiologia Umana dell’Università di Milano; in tale periodo pubblicò le prime ricerche di fisiologia su “Atti della Accademia Nazionale dei Lincei - Rendiconti di Scienze fisiche, matematiche e naturali”.
Nel 1954 conseguì il diploma di Specialista di Anestesia, presso l’Università Statale di Milano; nel 1956 diventò Direttore del Servizio di Anestesia negli Istituti Clinici di Perfezionamento (I.C.P.) di Milano.
Nel 1960 acquisì la Libera Docenza in Anestesiologia.
Nel 1967 fu nominato Primario del Servizio di Anestesia e Rianimazione, qualifica adottata per la prima volta negli I.C.P. di Milano.
Nel 1969 divenne Professore Aggregato di Anestesia Ostetrica e nel 1972 Professore incaricato di Anestesia e Rianimazione, sempre dell’Università Statale di Milano.
Ho personale ricordo di quando nel 1973, mentre presso l’Hotel Michelangelo si svolgeva una riunione pomeridiana della Associazione Anestesisti Rianimatori Lombardi, di cui allora ero segretario, e dove Mario avrebbe dovuto tenere una conferenza, Egli ci raggiunse in ritardo, proveniente dall’Università Statale, perché il Senato Accademico lo aveva appena proclamato Professore Ordinario di Anestesia e Rianimazione.
Nel 1976 partecipò alla fondazione dell’Associazione Italiana per gli Studi del Dolore (A.I.S.D.), capitolo italiano della International Association for the Study of Pain (I.A.S.P.); di tale associazione internazionale poi divenne socio onorario, come di tante altre ancora.
Fra i tanti primati ricordiamo, perché di particolare importanza, che nel 1979 fu eletto Direttore della Scuola di Specializzazione di Anestesia e Rianimazione con l’indirizzo in Terapia del Dolore, da lui stesso fondata: quasi superfluo raccontare lo scalpore della novità e il compiacimento di tutti noi Anestesisti Rianimatori Italiani per il risultato raggiunto grazie a lui.
Nel 1981 fu prescelto come Direttore del Centro Studi sull’Analgesia dell’Università di Milano sempre da lui costituito.
Ma l’evento a dir poco clamoroso avvenne sempre nel 1981, allorquando Mario Tiengo poté trasferire il suo ruolo di Professore Ordinario di Anestesia e Rianimazione in quello di Professore Ordinario in Fisiopatologia e Terapia del Dolore: così Milano possedette la prima cattedra al mondo in tale disciplina, a cui poterono seguire simili cattedre in altre Università e per analogia primariati superspecialistici in alcuni importanti ospedali italiani.
Fondò la rivista Algos nel 1982 e dodici anni dopo Pathos, completamente dedicate al tema del dolore.
Divenne pertanto naturale la creazione nel 1984 dell’Istituto di Fisiopatologia e Terapia del Dolore nel padiglione Pier Ettore Bergamasco degli I.C.P., del quale fu sempre Direttore. Egli stesso seguì la ristrutturazione di tale padiglione e conosco di persona alcune difficoltà “burocratiche”, che superò brillantemente con la consueta signorilità, munificità e competenza.
Altra appartenenza alla quale Mario teneva molto era il Rotary: è stato socio del Rotary Club Milano Sud, con funzione di Presidente nel 1985 e ricevendo nell’anno successivo (1986) la “Paul Harris”, cioè un’importante onorificenza rotariana.
Sempre nel 1985 Tiengo è stato promotore presso il Circolo della Stampa di Milano di una riunione (dell’Associazione Anestesisti Rianimatori Ospedalieri Lombardi) contro l’accanimento terapeutico, l’eutanasia e il disegno di legge, fortunatamente poi non conclusosi, che avrebbe fatto diventare gli Anestesisti Rianimatori “killer di stato”, perché obbligati, ope legis appunto, a praticare l’eutanasia per altrui decisione e prescrizione.
Nel 1986 divenne Professore di Anestesia e Rianimazione nel neonato Corso di Laurea in Odontoiatria dell’Università Statale di Milano e Coordinatore del Dottorato di Ricerca in Fisiopatologia, Farmacologia e Terapia del Dolore della medesima Università.
Nel 1992 divenne Professore fuori ruolo e nel 1996 fu “collocato a riposo per raggiunti limiti di età”. Ho usato le virgolette perché, burocrazia a parte, non si riposò mai, ma continuò a lavorare divertendosi, offrendoci esempio, scienza, cultura e ricevendo ulteriori riconoscimenti alla persona e alla carriera.
Infatti nel 1993 fu nominato, insieme a due grandi scienziati ricercatori sul dolore, Patrik Wall (Inghilterra) e Ronald Melzack (Canada), Honorary Member della IASP (già citata), titolo internazionale concesso nel mondo, nel periodo 1974-2006, soltanto a 43 algologi; nel 1997 divenne Professore Emerito di Fisiopatologia e Terapia del Dolore dell’Università Statale di Milano; nel 1998 ricevette il premio “Adria riconoscente” per meriti in Terapia del Dolore (Adria era la sua città natale); nel 1998 divenne ancora Professore a contratto di Neurofisiologia del Dolore nella Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Torino.
Nel 2000 ebbi il piacere di nominare Mario Tiengo Socio Onorario del Rotary Club Milano Giardini (mentre ne ero Presidente).
Nel 2001 fu chiamato in qualità di Coordinatore, insieme al Professor Rinaldo Trazzi, del “Master Universitario di 1° Livello in Fisiopatologia e Trattamento del Dolore Postoperatorio in Ortopedia e Traumatologia” dell’Università degli Studi di Milano (negli anni accademici 2001-2002 e 2002-2003), di cui il sottoscritto era direttore, perché ideatore e organizzatore.
Altro importante avvenimento nel 2003, allorché Mario Tiengo ideò e fondò l’A.I.L.A.D. – Associazione Italiana Lotta Al Dolore, insieme ad un gruppo di amici e colleghi, molti dei quali sono ancora oggi nel comitato direttivo - Garavaglia (Presidente Onorario), Coluccia (Presidente), Tagliati (vicePresidente), Sotgiu e Sala (comitato scientifico) - mentre altri amici sono entrati a far parte dell’organizzazione in tempi più recenti. Infatti la non sofferenza come diritto da conquistare è stato il primum movens per la costituzione dell’A.I.L.A.D. nel gennaio 2003 appunto, che perciò ha assunto lo slogan: “Il diritto di non soffrire” .

L’attività di Ailad, Associazione non profit, doveva essere culturale nel senso più largo del termine e infatti tra i suoi scopi vi sono l’organizzazione dei convegni e la pubblicazione di libri e opuscoli sul tema dolore, destinati sia al personale sanitario sia ai volontari, che al pubblico interessato all’argomento.
In quest’ottica, dal 2002 a oggi, Ailad ha organizzato incontri di aggiornamento per medici e infermieri, corsi specifici per insegnare ai volontari ospedalieri “come riconoscere il dolore di un paziente ricoverato”, per aiutarlo a interagire con il personale sanitario, incontri destinati al pubblico per informare gli utenti sui diversi aspetti del dolore: da quello neurofisiologico a quello clinico e antropologico.
Nel corso di questi incontri si sono toccati temi molto delicati e profondi, come quello del dolore cronico nei pazienti terminali, oggi molto dibattuto, quello delle cefalee, disturbo invalidante e molto diffuso, o quello del dolore muscolo-scheletrico, il più diffuso oggi tra la popolazione attiva.
In ogni incontro Ailad ha cercato e cerca di richiamare l’attenzione del mondo sanitario e della società civile, affinché si sviluppi la consapevolezza del diritto di ognuno a non soffrire.

Nel 2002 Mario Tiengo fu invitato a tenere la Lettura Magistrale di apertura del 56° Congresso Nazionale della S.I.A.A.R.T.I.- Società Italiana di Anestesia, Analgesia, Rianimazione e Terepia Intensiva; mentre nell’anno successivo (2003) fu invitato a Stresa a tenera la Opening Lecture al 6° International Congress on Focus on Chronic Headaches: Recent Advances in Mechanisms and Management, sul tema “Pain Perception: Cognition and Emotion”; quindi fu nominato membro del Direttivo Scientifico della Fondazione John Eccles di Locarno e ricevette il premio “Moricca 2003” della International Agency for Pain Study and Recearch.
Nel 2004 il reparto di Terapia del Dolore negli I.C.P. di Milano venne intestato a Mario Tiengo (per mia esplicita sollecitazione all’allora Direttore Generale di quell’Azienda).
Il 2005 lo vide Organizer and Chair of Official Satellite on Psychogenic Pain del XI World Pain I.A.S.P Congress, tenutosi nell’agosto a Sidney in Australia.
Sempre nel 2005 gli fu assegnata la Targa d’Onore del “Tribunale per i Diritti del Malato” per l’attività assistenziale in Terapia del Dolore.
Nel 2006 fu eletto Presidente della Società del Giardino, il più antico e prestigioso Circolo di Milano, carica di cui Mario Tiengo era molto fiero e onorato.
I lavori pubblicati a nome proprio, in collaborazione e di scuola sono stati oltre 650; 26 il numero di volumi della materia ed atti di congressi in italiano ed inglese; i principali inviti a tenere Corsi sulla Terapia del Dolore nel periodo fra il 1968 ed il 2002 sono stati in Italia e in numerosi Stati esteri (Giappone, Stati Uniti, Inghilterra, Argentina, Svezia, Svizzera, Germania, Sud Africa, Australia, ecc.).
Non si può, in definitiva non riconoscere che Mario Tiengo è stato un pioniere dell’algologia un punto di riferimento anche a livello internazionale.
Mario Tiengo coi suoi numerosi scritti e le tante realizzazioni continua ad essere un grande Maestro.
Per tutte queste ragioni l’ho definito un antico, ma giovane amico. è stato memoria storica di tanti fatti scientifici e non, di cui abbiamo molto spesso dibattuto insieme, ma anche amico giovane, perché la sua mente era sempre impegnata in programmi e progetti per un futuro infinito.
Insomma, è del tutto fedele alla realtà ciò che è stato scritto sul Corriere della Sera del 4 settembre 2010: “… oltre al padre della Terapia del Dolore, perdiamo anche un uomo con un’umanità fuori dall’ordinario. E un grande signore”.


 

di Renato Coluccia

 

 

 

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