EDITORIALE L'ARCO DI GIANO n° 52 - 2007

           
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Arco di Giano



Diritti e doveri dell'ospedale

52 estate 2007


 

Il sistema ospedaliero italiano ha raggiunto un equilibrio oppure la trasformazione degli ultimi due decenni non ha ancora trovato un punto di approdo? Nessuno è in grado di delineare i tempi che il sistema richiederà per entrare in una logica di stabilità; ma forse è strutturale non avere un punto di equilibrio! L'ospedale postmoderno riflette le crisi e la continua evoluzione della società che lo circonda. Perché l'ospedale - che ha il compito di aiutare tutti e di farsi carico dei problemi di salute di tutti - dovrebbe essere una barca stabile in un mare in tempesta? Forse dovrebbe essere stabile perché rappresenta un luogo sicuro per chi è insicuro, ma allo stesso tempo mobile per non infrangersi contro le onde. Infatti, alle modificazioni demografiche ed epidemiologiche si associano le incertezze culturali sul ruolo delle medicina per acuti, sulla collocazione dell'ospedale nella rete dei servizi, sulla formazione degli operatori (sia dal punto di vista dei contenuti che del metodo), sui costi spesso incontrollabili, sul ruolo dominante delle tecnologie. Il punto critico è non riversare sui pazienti le difficoltà dei cambiamenti ed accettare che una continua evoluzione è la regola per mantenere il sistema al massimo delle sue potenzialità. Senza rinunciare ad un impegno forte e determinato, perché il sistema ha bisogno del lavoro di tutti. Però lavorare in un ospedale non è impresa facile; richiede cultura e intelligenza per accettare la complessità e solidità psichica per mettersi sempre in discussione rispetto ai propri modelli operativi, sia sul piano clinico che su quello programmatorio-gestionale.
In questo numero de L’Arco di Giano sono descritti diritti e doveri dell’ospedale moderno; dalla lettura dei diversi contributi è possibile comprendere come nella società contemporanea sia difficile, ma possibile, costruire un sistema perché i diritti siano riconosciuti, insieme all'impegno perché l'ospedale rispetti i propri doveri. In questo modo l'ospedale diviene cerniera tra impegno e generosità sociale e capacità di costruire risposte ai bisogni di salute.

 

 

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